Il Premio Roma per nuove varietà di rose

Il Concorso Internazionale Premio Roma si svolge ogni anno nel mese di maggio presso il Roseto di Roma ed è riservato alle nuove varietà di rose.

Il Roseto di Roma Capitale si trova in una posizione unica al mondo, sulle pendici dell’Aventino, di fronte ai resti del Palatino e appena sopra al Circo Massimo con una vista che spazia su buona parte della città storica.

L’area in cui sorge il roseto risulta sia stata dedicata ai fiori fin dal III secolo a. C.; ne parla pure Tacito nei suoi Annales citando sia un tempio, dedicato alla dea Flora, sia i festeggiamenti “floralia” che in suo onore venivano celebrati al Circo Massimo.

Nel XVI sec. divenne l’orto degli Ebrei con annesso il piccolo cimitero della comunità che fu utilizzato fino al 1934 quando quest’ultimo fu trasferito al Verano.

La comunità ebraica permise nel 1950 di ricreare il roseto in questo luogo sacro dato che l’antico Roseto che si trovava sul Colle Oppio era andato distrutto durante la II guerra mondiale. Proprio per ringraziare la comunità ebraica venne posta all’ingresso del giardino una stele a ricordo della precedente destinazione e i vialetti che dividono le aiuole della parte alta, destinata alla collezione delle rose botaniche antiche e moderne, furono realizzati nella forma della manorah, il candelabro a sette bracci, simbolo dell’Ebraismo.

Nella parte bassa del roseto, invece, si svolge ogni anno, nel mese di maggio, il Concorso Internazionale Premio Roma per nuove varietà di rose che intende promuovere la ricerca ed il miglioramento genetico di questo bellissimo fiore ponendo a confronto le culture scientifiche dei diversi Paesi. Si tratta del concorso del settore avente il maggior numero di partecipanti al mondo.

Negli ultimi anni ho avuto l’onore di essere chiamato più volte a far parte della Giuria Internazionale di questo importante concorso primaverile che precede altri prestigiosi incontri del genere che si svolgono a Parigi, Madrid, Vienna, Londra, Dublino e in altre importanti città europee.

Con l’intento di promuovere la conoscenza di questa bellissima manifestazione sulla regina dei fiori, ho il piacere di fornire qualche piccolo accenno alle finalità e ai criteri di giudizio previsti dall’organizzazione di questo prestigioso concorso.

Sono previste sei categorie (o classi) di rose in concorso che sono:

Miniature  e Patio

Coprisuolo

Floribunde

Ibridi Di Tea (HT)

Arbustive da Parco

Sarmentose

Gli ibridatori professionali partecipanti al concorso devono inviare le rose 2 anni prima della manifestazione per dar modo alle giovani piante, provenienti da tutto il mondo ed in particolare da luoghi molto freddi, di ambientarsi al nostro clima e di svilupparsi.

Le rose vengono messe a dimora secondo scrupolosi progetti di sistemazione per consentire che tutte godano delle stesse ore di sole (almeno 6 al giorno).

Durante il periodo di permanenza le piante vengono visionate periodicamente dai membri di una Giuria Permanente composta da esperti del settore di provata esperienza che devono esprimere un giudizio tecnico relativo ad aspetti valutabili a più riprese su 5 parametri fondamentali, con un voto da 0 a 10, che sono:

  • portamento
  • fogliame
  • resistenza alle malattie
  • rifiorenza
  • caratteri di novità

Pertanto il punteggio massimo raggiungibile da una varietà è 50.

Vi è poi una Giuria Internazionale i cui membri sono scelti ogni anno tra esperti del settore, dirigenti di parchi, roseti e giardini botanici italiani e stranieri, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che devono esprimere un giudizio estetico sulle varietà in gara con un voto unico da 0 a 30.

Sommando il punteggio medio della Giuria Permanente a quello della Giuria Internazionale si ha il punteggio totale ottenuto da ogni singola varietà.

Insieme ai riconoscimenti tradizionali possono essere conferiti premi speciali annuali come il Premio Fragranza e la Rosa dei Bambini, o premi a tema decisi di volta in volta dalla Segreteria del Concorso (ad es. La Rosa dei Giornalisti, La Rosa dei Pittori, La Rosa degli Stilisti, ecc.).

Per questi premi vengono nominate apposite giurie esterne oppure sono composte da alcuni membri della Giuria Internazionale.

La Rosa dei Bambini viene scelta da una giuria composta da alunni delle Scuole Elementari di Roma.

Quest’anno sono state le rose francesi ad ottenere il maggior numero di premi, nonostatnte fossero in gara ben 97 varietà, presentate da 25 ibridatori in rappresentanza di 10 Paesi.

Per i francesi la medaglia d’oro nella categora delle rose da taglio (ibridi di Tea – HT) è stata vinta da Adam con una rosa elegante dal centro giallo che sfuma in bianco all’esterno, e nella categoria delle rose a mazzetti (floribunde e arbustive) da Croix con una rosa dai bei boccioli turbinati di un rosa tenero che schiarisce uniformemente con la maturazione del fiore. Inoltre con Meilland hanno vinto il prestigioso premio per la varietà più profumata di un bel color magenta.

Il tedesco Tantau ha vinto la medaglia d’oro nelle rose paesaggistiche (arbustive da parco) con un bel cespuglio di fiori a corolla singola, stami ben visibili, centro giallo e petali sfumati in rosa.

La Danimarca ha vinto la medaglia d’oro per le rose rampicanti con l’ibridatore Poulsen che ha presentato una rosa con fiori medio-piccoli di un vivace rosso-arancio.

L’Italia ha vinto un solo premio conquistando la medaglia d’oro per la migliore rosa strisciante (coprisuolo) con l’ibridatore Barni per una varietà completamente ricoperta di fiori semplici di un bel rosa intenso.

Paolo Lavezzo                            

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