HYPOXYLON FRAGIFORME

HYPOXYLON FRAGIFORME (Pers.: Fr.) J. Kickx f. 1835

 

Sinonimi

Lycoperdon variolosum Hudson (1769), Valsa fragiformis Scopoli /1772),   Sphaeria fragiformis (Scop.) Dicks (1785), Sphaeria rubra Willdenow (1787),  Sphaeria radians  Tode (1791), Hypoxylon coccineum Bulliard (1791), Sphaeria fragiformis Persoon (1794), Sphaeria tubercolosa Sowerby (1803), Sphaeria radiata Schumacher (1803), Sphaeria lateritia De Candolle & Lambotte (1815), Sphaeria argillacea Fries (1815), Peripherostoma fragiforme (Pers.) Gray (1821), Discosphaera radians (Tode) Dumortier (1822), Stromatosphaeria fragiformis (Pers.) Grey (1825), Sphaeria enteromela Schweinitz (1825), Hypoxylon argillaceum (Fr.) J. Kickx f. (1835), Hypoxylon cupreum Fries (1849), Epixylon coccineum (Bull.) Füisting (1867), Hypoxylon enteromelum (Schwein.) Berkeley (1875), Hypoxylon maiusculum Cooke (1879).

Etimologia

Hypoxylon =  poco meno che legnoso (dal greco hupò = poco meno che…, e xulon = legno),

fragiforme = a forma di fragola (dal latino fragum = fragola, e forma = forma).

Sistematica

Regno: Fungi, Divisione: Amastigomycota, Sottodivisione: Ascomycotina, Classe:  Hymeno-ascomycetes, Sottoclasse: Pyrenomycetideae, Ordine: Sphaeriales, Famiglia: Xylariaceae, Genere: Hypoxylon, Specie: fragiforme.

Commestibilità

Non commestibile.

Descrizione

Può capitare di rinvenire su ceppi o su tronchi morti colonie più o meno numerose di questo ascomicete a forma di pallottolina sferica o leggermente ovale. Trattasi di un fungo saprotrofo le cui ife si insinuano nel legno e lo corrodono accelerando così il procedimento di disgregazione e di conseguenza la restituzione al terreno di quelle sostanze organiche necessarie per la rigenerazione dell’humus.

La superficie esterna di questi singolari miceti costituisce l’ascoma e rappresenta una fruttificazione complessiva globosa, di consistenza all’inizio dura e compatta, poi sfaldabile come il carbone, molto ruvida, di colore rosso mattone, del diametro di 8 / 10 millimetri. La produzione degli aschi (astucci contenenti le spore) avviene al di sotto della crosta, in minuscole cavità (periteci), nerastre e giustapposte, inserite nella parte interna dell’ascoma, detta stroma, collegate con la superficie esterna dell’ascoma attraverso dei minuscoli orifizi (ostioli).

Sezionando un ascoma, è possibile osservare lo stroma grigio o nerastro ed i periteci, a forme di cellette più o meno allungate, della dimensione di circa mezzo millimetro di diametro.

Al microscopio sono visibili gli aschi cilindrici, non amiloidi, lunghi fino a 160/180 micron (x  5/6 micron di larghezza) contenenti ciascuno una serie di 8 spore (12/14,5 x  5,5/7,5 micron), lisce, irregolarmente ellissoidali ma un po’ schiacciate al centro lì dove si apre verticalmente una fessura germinativa, bruno nerastre.

Frequente nel corso dell’intero anno, su ceppaie o rami morti e in decom-posizione di diverse latifoglie (sopratutto faggi), con gli ascomi appressati e talora fascicolati.

Possibilità di scambio

Altri Hypoxylon con fruttificazioni complessive globulose o pulvinate sono l’Hypoxylon fuscum (Pers.: Fr.) Fries, riconoscibile per la colorazione degli ascomi brunastra, per la loro superficie meno ruvida e per lo stroma biancastro, e l’Hypoxylon rutilum Tulasne & C. Tulasne che si caratterizza per gli ostioli più pronunciati e con uno stroma di colore rosso sangue scuro.

                                                                      Sandro Ascarelli

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